M41 (NGC2287)Ammasso aperto |
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Costellazione | Cane Maggiore | ||
Ascensione retta | 06h 47m.0 |
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Declinazione | -20° 44' | ||
Distanza | 4230 a.l |
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Mag. visuale | 4.6 |
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Ø (') | 4.5 | ||
Shapley | Tipo 'e | ||
Trumpler | IV, 3, m | ||
Immagine in falsi colori tratta dal
sito Internet SkyView della NASA (Copyright © 1993, 1994, Association of Universities for Research in Astronomy, Inc. All rights reserved). La riga chiara che attraversa la foto é la traccia di un satellite artificiale. |
Fino al 1985 la scoperta di M41 veniva attribuita a Flamsteed (1702): la voce n° 965 del suo catalogo, infatti, segnalava, a proposito della stella 12 CMa: "Vicino a questa stella c'è un ammasso". Ma la paternità della scoperta di quest'ammasso viene oggi attribuita a Giovan Battista Hodierna: l'astronomo ragusano, infatti, l'aveva osservato almeno mezzo secolo prima di Flamsteed. La prova è in ben due disegni della costellazione del Cane Maggiore, da lui schizzati a mano, e conservati tra i "manoscritti di Vigevano".
Aggiungiamo che, secondo C. E. Barns, M41 potrebbe essere il più debole oggetto celeste registrato nell'antichità classica: esso sarebbe menzionato da Aristotele intorno al 325 a. C., come una delle misteriose "macchie nebulose" allora note nel cielo (ricordiamo però che la stessa ipotesi é stata fatta da altri AA. per M39).
M41 si trova a circa 4° a S di Sirio. La sua mag. è tale, insieme alla sua vicinanza alla stella più brillante del cielo, da renderlo facilmente visibile ad occhio nudo. Secondo C. E. Barns, M41 potrebbe essere il più debole oggetto celeste registrato nell'antichità classica: esso sarebbe menzionato da aristotele intorno al 325 a. C., come una delle misteriose "macchie nebulose" allora note nel cielo (ricordiamo che la stessa ipotesi é stata fatta da altri a. per M39).
Già un buon binocolo riesce a risolverlo, almeno parzialmente, in stelle.
Transito sul meridiano. - Il 15 dicembre M41 transita sul meridiano di Palermo alle 00h 19m 36s (T. U.).
M41 negli ultimi anni è stato oggetto di grande attenzione: al fine di determinarne con precisione estensione ed età, sono stati misurati attentamente magnitudine, colori e moti propri di 106 stelle.
Secondo Kenneth Glyn Jones, la sua estensione effettiva, data una distanza di circa 725 parsecs, è di 20 anni luce. Wallenquist ne stima la popolazione in 96 probabili membri, mentre Kenneth Gkyn Jones ne conta una cinquantina, e lo Sky Catalogue 2000.0 dà una valutazione di 80. Le magnitudini vanno dalla 7a alla 13a. La stella più brillante (mag. 6.91) é una gigante rossa di tipo spettrale K, circa 700 volte più luminosa del Sole.
L'età va dai 100 milioni di anni stimati da Kenneth Glyn Jones ai 240 milioni del G. Meynet's Geneva Team.
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